Una strada che sale, curva dopo curva, percorretela e giungerete a Testana, alle spalle di Recco.
E forse voi ci andrete in un giorno di sole, così potrete anche ammirare il magnifico panorama che si gode da lassù, sul golfo e sul mare di Liguria.
La vera meraviglia di questa località, tuttavia, non ha bisogno di luce, già la possiede in quanto è un’opera d’arte di fulgida bellezza.
La trovate in questa chiesa, dedicata a Santa Margherita.
Una chiesetta semplice e raccolta dove si conserva un vero tesoro, è stato Eugenio a dirmi di andare a vederlo.
Questo capolavoro è un antico Retablo, il termine di origine spagnola si usa per definire la pala d’altare che vedrete in queste immagini.
È in legno dorato ed è una mirabile opera attribuita alla scuola di Bruxelles e risalente con tutta probabilità agli inizi del ‘500.
Questo splendida testimonianza di arte fiamminga sembra che si trovi a Testana dalla metà del ‘700, non è chiaro con quali misteriosi viaggi sia giunta in questo paesino della Liguria, a riguardo occorre ricordare il profondo legame di carattere mercantile che univa Genova alle Fiandre, da quelle terre i nostri mercanti importavano tessuti e lini, stoffe pregiate e arazzi.
E da quelle terre proviene il Retablo che risplende nella chiesa di Testana.
Se andrete a vederlo troverete un’esauriente brochure che vi aiuterà a interpretare quest’opera d’arte, vi si legge tra il resto che per la realizzazione di un retablo era necessario il lavoro di molti artigiani: falegnami e scultori, pittori e indoratori.
La pala un tempo aveva due ante laterali, in anni recenti è stata restaurata e per proteggerla è stata posta sotto ad un vetro.
Questo vetro rende molto difficile fare le foto, quindi perdonerete la cattiva qualità di queste immagini e i riflessi che non sono riuscita ad evitare, ci tengo comunque a mostrarvi il retablo.
Il soggetto che vi è rappresentato è la Passione di Cristo e c’è una folla di persone ritratta intorno a Gesù: sono guerrieri, soldati, guardie che tengono a freno cavalli scalpitanti.
Ciò che colpisce l’attenzione è il senso di movimento e la cura per ogni minimo dettaglio, negli abiti, nei gesti e nelle espressioni dei volti.
Questo è uno dei due maniscalchi intento a preparare i chiodi per la crocifissione.
Al centro dell’opera c’è Gesù, seduto sulla croce e alle sue spalle, con gli occhi bendati, i due ladroni.
Deposizione e resurrezione di Cristo sono rappresentate in secondo piano, tutta l’opera è illuminata dal chiarore delle dorature.
E ancora, i due soldati alla vostra sinistra, a quanto si legge sulla brochure, sembrano giocarsi le vesti di Cristo.
E poi torri e mura fanno da scenario alla Passione di Cristo.
E avvolta nel suo manto azzurro la Madre di Gesù, accanto a lei San Giovanni Evangelista, la figura che si vede nell’atto di portare le mani alla bocca è un soldato che fa le beffe alla Madonna per prendersi gioco di lei.
Oltre a loro c’è un mondo intero, un mondo che assiste al compimento della Passione di Cristo.
Potrete vederlo con i vostri occhi se andrete nella bel paesino del levante ligure, davvero le mie foto non restituiscono tutta la bellezza di quest’opera d’arte che merita di essere ammirata nei particolari. Un altro tesoro di Liguria, un capolavoro fiammingo nella chiesa di Testana.
Wow! Davvero wow! Per altro, oltre ad avere conosciuto Testana di cui non sapevo nemmeno l’esistenza, ho scoperto il termine retablo. sempre interessanti e ricchi di bellezza storia e curiosità i tuoi articoli.
🙂
Grazie Tiptoe, è una meraviglia che merita davvero di essere conosciuta. Un bacione a te!
Ho deciso la meta della mia prossima gita fuori porta. Grazie Miss, come sempre!
Merita proprio cara Emilia, è un vero capolavoro! Un abbraccio Emilia, grazie a te.
Davvero magnifico e preziosissimo, non stento a credere che occorresse tanto lavoro e tante mani sapienti per raggiungere un risultato così. Un bacione!
Una meraviglia vera, chissà quanto tempo ci hanno messo per completarlo. Un bacione a te, cara!
Che bello scoprire sempre cose nuove! Grazie 1000!!!
Vero, questo blog è anche per me fonte di continua scoperta e di questo sono molto contenta!
Grazie a te Gemma!
Splendido!!! Grazie come sempre
La Liguria è tutta da scoprire, non si smette ma di stupirsi!
Grazie a te Anna, buona giornata!
Grande capolavoro, il primo a segnalarne la presenza è stato lo scultore Santo Varni, autore di tanti monumenti classici di Stagllieno.
Dopo molti anni, il bravo Carlo Ragghianti, ne scrisse un bellissimo articolo in una rivista culturale del 1977.
La bellezza di opere simili, stimola anche alla ricerca, per capire l’importanza di Genova attraverso i suoi commerci, anche se questo capolavoro non fa parte di quelle opere di minor valore che circolavano in quell’epoca e destinate allo scambio.
Questa è sicuramente un’opera commissionata appositamente da qualche famiglia benestante, per farne dono alla Chiesa di Testana.
Viene attribuito a Jean Borman il giovane, una famiglia importante nel campo della scultura lignea.
E’ un peccato che simili capolavori siano conosciuti da una minoranza di persone, il tuo articolo sarà un megafono eccezzionale, leggo che Emilia quanto prima andrà a Testana.
Eugenio
E tu hai ragione, questo capolavoro dovrebbe essere più conosciuto anche da noi liguri, la sua bellezza lascia senza parole.
Grazie di avermi dato questa preziosa “dritta” Eugenio, sei insostituibile!
Un abbraccio!
Chissà quanto tempo ci è voluto per realizzare quest’opera. E poi ho imparato una nuova parola “Retablo”.
Mi sono posta la stessa domanda, caro, immagino che ci sia voluto tantissimo tempo!
Meraviglia!!! Mi par di vedere che che i soldati romani sono rappresentati in uniforme spagnola. All’epoca molti artisti fiamminghi usavano questa forma di velata ribellione contro l’occupazione spagnola. Lo si può notare in particolare nei dipinti di Bruegel. A proposito delle relazioni tra Genova e le Fiandre, qui a Bruxelles, nella chiesa Notre-Dame de la Chapelle c’è il monumento funebre della famiglia Spinola con diverse sepolture. Gli Spinola erano al servizio del Re di Spagna. A quanto pare uno Spinola (valoroso generale al servizio di Filippo III di Spagna) fu anche coinvolto in un delitto passionale in quel di Bruxelles nel 1624.
Cara Bianca, vedo che sei una vera cultrice dell’arte fiamminga… ora che me lo dici mi ricordo anch’io del delitto che coinvolgeva uno Spinola, se non sbaglio ne ho letto in uno dei miei libri.
E a proposito di genovesi e Fiandre ti metto qua un articolo dedicato ad Anselmo Adorno, nato e cresciuto a Bruges, saprai già tutto di lui!
Grazie, buon pomeriggio a te!
https://dearmissfletcher.wordpress.com/2013/10/14/anselmo-adorno-luomo-che-venne-dal-nord/
Ancora una volta grazie cara Miss Fletcher per questa preziosa narrazione e grazie anche al tuo, davvero insostituibile, supporto, amico,storico…insomma non saprei come definire il Signor Eugenio che ti ha ispirato più volte.
A presto Susanna
Eugenio è un amico meraviglioso, non dico quanto durano le nostre telefonate, un racconto dietro l’altro.
Un abbraccio Susa, grazie!
grazie, amica cara? che altro dirti?
mi rendo conto di quanto sono ” ignorante” rispetto alle mille e mille meraviglie che ho attorno!
anche per me la prossima gita fuori porta sarà lì!
un abbraccio
Emanuela
E merita veramente, cara Emanuela, vai a vederlo perché è uno splendore.
Un bacio grande a te!
Grazie Miss capolavoro il tuo post….Capolavoro la Pala che sintetizza in circa 2 metri quadrati le fasi finali della vita di Gesú con irraggiugibile arte….onore e merito a Testana che la conserva e custodisce con amore….buona serata carissima Miss!!!
Questa è proprio un’opera d’arte di incredibile bellezza, davvero le mie foto rendono poco, è ricchissima di dettagli e curata in ogni aspetto.
Grazie caro Pino, una bella serata a te!
Rimango sempre ammirata davanti all’abilità di certe mani d’artigiano e artista. Un’opera mirabile davvero
Meravigliosa e preziosa, da sola merita una gita da quelle parti!
Che capolavoro! C’è da rimanere con la bocca aperta. Grazie come sempre
Davvero splendido, cara! Grazie a te!
Miss, dalle foto s’intuisce che l’autore del Retablo ci sapeva fare con lo scalpello e la sgorbia… è probabile che in questo bizzarro stivale, le meraviglie più o meno ignote, siano più delle meraviglie note…
Penso che tu abbia ragione, abbiamo tesori che pochi conoscono, è un vero peccato.
Buongiorno miss Fletcher,
mi trovo a dover svolgere una tesi su tale argomento. mi occorrerebbe materiale bibliografico e fonti.in effetti il retablo in generale,il suo utilizzo liturgico e devozionale, è assai sviluppato in Spagna e Francia ed è solo da noi in Italia che non è conosciuto….può mica aiutarmi, magari anche con l’assistenza di altri come il sig.Eugenio che mi è parso decisamente ferrato o come la sig.ra Bianca
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi a qualche biblioteca come ad esempio la Berio o magari di contattare la parrocchia di Testana e chiedere a loro, io non so proprio aiutarla.
Buon lavoro.