I custodi di Via XX Settembre

I luoghi a volte nascondono segreti, a volte invece celano soltanto un messaggio che noi non sappiamo leggere e ne siamo in qualche modo colpevoli, quanto meno a causa della nostra distratta disattenzione.
Vi porto in Via XX Settembre, centrale arteria cittadina sorta in un periodo di grande fermento, sul finire dell’Ottocento la città aveva bisogno di una strada ampia e vasta e la nostra Via XX Settembre fu edificata sul tracciato dell’antica Via Giulia e della scomparsa Via della Consolazione.
Sorsero, nel corso degli anni, gli edifici che ancora vediamo e che rendono maestosa ed elegante la strada dello shopping e dei negozi.

Tutti noi genovesi siamo passati decine di volte sotto l’arco che collega due edifici di Via XX Settembre, quanti di noi però si sono mai soffermati a chiedersi chi siano coloro che lo presidiano?

Sono i custodi di Via XX Settembre o per lo meno a me piace pensare che sia così, nel marmo infatti sono effigiate due figure importanti per questa città, ho scoperto di chi si tratta leggendo un libro di grande pregio, è il volume curato da Franco Sborgi dal titolo Il Mito del Moderno – La cultura liberty in Liguria.
Su queste pagine ho letto che fu l’artista Arnaldo Fazzi a realizzare le sculture poste ai lati dello stemma di Genova, esse svettano sopra noi passanti distratti che non le notiamo.

Ha sguardo saldo e fiero il prestante Mercurio, stringe uno dei suoi simboli, è il bastone alato sul quale si attorcigliano due serpenti e rappresenta la prosperità.
Mercurio è il dio del commercio e fu così scelto per vigilare su questa strada dai molti negozi, è una presenza beneaugurante.

E ancor di più lo è il giovane che si trova sul lato opposto, lui è un ragazzo caro a tutti i genovesi: è il nostro Balilla, colui che diede l’inizio alla rivolta dei genovesi contro l’invasore austriaco.

E come tutti sapete, oltrepassando quell’arco si giunge nella zona di Portoria che fu un tempo scenario di quell’epico episodio che vide come protagonista il nostro Balilla.
La statua stringe in una mano un sasso, quello che il ragazzo lanciò contro i nemici, il simbolo del suo eroismo.

La vita, poi, scorre.
E il tempo fugge proprio via, noi ci dimentichiamo certi istanti della nostra storia.
E forse abbiamo anche scordato quella sensazione che noi non abbiamo vissuto: il cambiamento e le novità di un nuovo secolo, il fascino del progresso e le sue ammalianti stranezze.
Trovo spesso negli scritti di quel tempo un senso di ottimismo e di speranza per il futuro, c’è una sensazione di straordinarietà e straordinaria fu anche l’innovazione urbanistica di questa città.

Si guardava al domani tenendo nella memoria il passato, senza mai dimenticare i giorni più difficili.
Perché poi siamo stati anche quelli lì, quelli di Portoria.
Genova città di indomite fierezze antiche, Genova città di commerci: nel nuovo secolo ha una nuova strada che sfavillerà di vetrine eleganti e tutto è in qualche maniera eccezionale.
La nostra Via XX Settembre ha così i suoi orgogliosi custodi, vegliano su di lei dagli inizi di un altro secolo.

17 pensieri su “I custodi di Via XX Settembre

  1. Spesso passiamo in via Venti,distratti dal traffico,dalla gente e le cose da fare (una volta anche dalle vetrine ora molto meno) e ci scordiamo bella bellezza della nostra via è delle statue che l’adornano.Ci passai a piedi qualche anno fai,alle 6 del mattino e per la prima volta notai la pavimentazione a mosaico e mi chiesi quante altre città possedessero una finezza simili…

    • Vero, la pavimentazione è spettacolare e anche alcuni dettagli di certi palazzi meritano di essere ammirati, è che ci siamo abituati e non ci facciamo caso.
      Grazie Eliana, buona giornata!

  2. Miss come riesce a coinvolgerci nel suo sentire non ha eguali, per noi che amiamo Genova, le sue parole sono la materializzazione di ciò che portiamo dentro. Una descrizione minuziosa e documentata vanno ad arricchire il nostro sapere. Spesso ci siamo soffermati di fronte a questo arco della nuova Via XX che introduceva nell’antico quartiere di Portoria senza sapere in effetti ciò che rappresenta.
    Ancora una volta grazie.

    • Grazie infinite Carlo, sono la prima ad essersi stupita e infatti mi sono subito premurata di fotografare i dettagli, che belle sorprese nella nostra Genova.
      Buona giornata a te e a presto!

  3. Immagino che inizialmente esistesse solo il portale. Ora in effetti è un po’ soffocato dagli edifici. Chissà com’era un tempo… hai qualche bella cartolina d’epoca in proposito? Bacioni e buona giornata!

    • Sì, era diversa la prospettiva, dietro c’era un quartiere ormai scomparso, la zona dietro ora è tutta moderna e però devo dire che non è sgradevole, rispetto ad altre non mi dispiace anche se è invece un grande dispiacere non avere più quel quartiere che non ho mai visto.
      Baci cara, buona giornata a te.

  4. MIss, è sempre un bene sapere il significato di ciò che si guarda… ottimi i “custodi” e ottima pure la “guardiola”…

  5. Trovo sempre qualche corrispondenza o affinita’ quando ti leggo….. Giovedì scorso ho transitato proprio in via xx settembre con mia figlia e l’ ho invitata ad alzare gli occhi per ammirare proprio i decori e le architetture di questi splendidi edifici!…. Grazie Miss!

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