Difficile eguagliare le eleganze di certe signore della buona società che nel bel tempo andato si trovarono a soggiornare a Bagni di Montecatini: furono immortalate in un giorno sconosciuto dal fotografo Goiorani, con tutta probabilità in un ritratto di famiglia.
Nella fotografia ci sono anche tre garbati gentiluomini e tuttavia, per quanto siano ben vestiti ed eleganti, paiono quasi delle figure di contorno.
Spiccano invece la grazia squisita e la raffinatezza femminile, in particolare per un accessorio comune alle tre protagoniste di questa immagine d’epoca: il cappello.
La donna più giovane si distingue per la sua diafana beltà, resta immobile e il suo sguardo sognante ed ingenuo sembra perso in certe divagazioni del pensiero.
Quante poesie di Guido Gozzano conosce la giovane con l’abito chiaro?
Quanti segreti custodisce nel suo cuore?
Certo non saremo noi a scoprirlo, possiamo solo ammirarla mentre porta con disinvoltura questo cappello ampio arricchito da un grande fiore.
Tre donne, tre diverse generazioni e tre stili.
Il carattere volitivo, poi, traspare anche in una fotografia come questa: nella posa di questa signora mi sembra di percepire una certa assertività, il suo sguardo pare rivelare sagacia e arguzia.
Ad osservarla con attenzione poi la immagino amante delle buone conversazioni, pittrice dilettante e lettrice appassionata di romanzi vittoriani.
E di certo le piacevano i cappelli, quello che indossa sembra piuttosto importante e vi è appuntata una piuma molto vaporosa.
E ancora, la terza signora porta un completo raffinato e così preziosamente rifinito, ha i guanti e lo sguardo in un certo qual modo severo.
Alle sue spalle si notano il ragazzo più giovane e la fanciulla vestita di bianco che sotto il braccio tiene uno scialle scuro.
Saranno state ore liete in quei giorni passati in un luogo dalle molte bellezze.
Ed io ho immaginato la giovane donna con l’abito chiaro mentre ripone il suo cappello in una capiente scatola, con un altro gioco di fantasia mi sembra poi di vederla molto tempo dopo e ormai in là negli anni, ancora si guarda nello specchio e con fare divertito pone sul suo capo quel cappello che indossò da ragazza.
Si rimira e sorride, nel dolce ricordo del tempo delle raffinate eleganze a Bagni di Montecatini.
Ah, chissà che fine hanno fatto quei cappelli e quegli abiti… certamente le guerre non hanno aiutato a perpetuare queste eredità così effimere e così raffinate. Questa foto è certamente una delle tue migliori!
Eh cara, hai ragione, sarebbe bello se si fossero salvati. Sai, ho un debole per le fotografie di Montecatini, alcune sono magnifiche e questa ne è un esempio, è una recente acquisizione e piace tanto anche a me. Un bacione Viv, grazie.
Abito vicino ad una città termale:che differenza tra l’eleganza dei soggetti in foto e gli sciattoni che hanno il vezzo di girare in accappatoio nei dintorni delle terme di Acqui!
Eh cara, immagino. Questo è ben altro stile, in effetti. Buona giornata cara, grazie.
“dal cappello di una donna si capisce se vive o no di ricordi” (Oscar Wilde)
chi delle tre, Miss, vive di ricordi?
Sergio, che magnifico commento, grazie di averlo lasciato qui!
E se proprio devo fantasticare sulla tua citazione io direi che a vivere di ricordi è certamente la terza signora, mi sembra persino persa nei suoi pensieri, ecco.
Eh gia’ certi femminili capelli ad inizio secolo e nella mezza stagione, li potevi osservare nelle località termali o magari sulle promenade lungolago costeggiate di grand hotels principeschi che conobbero eleganze e sontuosità oggi .dimenticate… Che bello asrebbe poterli sfoggiare ancora e poi riporli in eleganti cappelliere ….
Davvero, quanta eleganza, non ci siamo più abituati!
.. ad inizio secolo non ci sarebbe stata il correttore a sottrarmi una P sul cappello…
Tranquilla, capita!
Sognante e dolcissima, uno sguardo che va oltre l’ombra del tempo, per restituirci la genuinità di un momento, di uno cuore che accoglieva la semplicità di quella ragazza….
Buona giornata e tanti Auguri di Buon Anno!! 😉