I ricami della zia sono sempre stati i più belli di tutti, almeno così è per me.
La zia era una persona vivace e creativa e di lei e delle sue molte doti qualche volta vi ho già raccontato: lei era un’appassionata lettrice, un’apprezzata insegnante di inglese, una viaggiatrice curiosa, una cuoca sopraffina, un’amante della natura, delle piante e del mare.
La zia poi era abilissima con i lavoretti manuali: faceva il decoupage e l’uncinetto, a volte si dilettava volentieri con il biedermaier ed ho ancora la memoria olfattiva di quel profumo di aranci e chiodi di garofano di certe sue creazioni.
La zia era anche una provetta ricamatrice e prediligeva lo stile vittoriano così nel corso del tempo confezionò certi grandi e splendidi cuscini con soggetti floreali.
I ricami della zia erano vari e bellissimi: greche, alfabeti, animaletti, farfalle, rose profumate e stelle marine, personaggi dei cartoni animati e molto altro ancora.
La zia non stava mai con le mani in mano, è sempre stata un esempio di allegria ed entusiasmo.
La zia abitava a Sampierdarena, lei amava moltissimo il suo quartiere per i suoi molti negozi, la zia infatti diceva che sotto casa trovava tutto quello che le serviva senza dover venire in centro.
In quegli anni ‘90 che adesso sembrano lontanissimi andare dalla zia era per me un piacevole rito che mi riservava sempre qualche delizioso manicaretto per pranzo e poi un bel giro sotto i portici di Via Cantore e per le vie di Sampierdarena.
E mi ricordo perfettamente i posti nei quali lei mi portava: erano le sue mercerie, là lei si serviva per le sue creazioni.
Due di questi negozi erano in Via Sampierdarena, là c’era anche una bottega di articoli per i decoupage, il terzo negozietto era in una delle stradine che collegano Via Sampierdarena e Via Cantore.
Tutti conoscevano la zia, tutti la salutavano con allegria perché lei portava allegria in ogni luogo in cui andasse.
E quindi ricordo anche tutti gli acquisti fatti con lei e ricordo che una volta in uno di quei negozi vidi uno schema inglese completo di fili che mi piaceva tantissimo e lei me lo regalò.
E poi mi ricordo che quei pomeriggi erano veramente sereni e piacevoli, ogni ora trascorsa con la zia era semplicemente preziosa.
In una borsina ho certi suoi ricami dal retro perfetto e anche il quadro al quale stava lavorando prima di andarsene: si tratta di una ghirlanda dedicata alle quattro stagioni.
Avevo anche pensato di terminarlo ma poi in effetti la tela ha una trama così fitta ed io non credo di essere brava come la zia con ago e filo.
Conservo quel ricamo con cura insieme ad altre sue delicate creazioni e insieme a quel suo cuscinetto puntaspilli di gusto vittoriano sul quale ho lasciato appuntate le spillette da balia proprio come le aveva messe la zia e a pensarci mi sorprende persino constatare che siano lì da così tanti anni.
Aveva le mani d’oro la tua instancabile zia 🙂
Veramente, cara Giuseppina, ha fatto delle cose bellissime, comprese copertine e ricamini vari per tutti i bimbi che arrivavano.
Buona giornata cara, grazie.
adoro queste belle cose,anche i sottobicchieri e portaposate: mani di fata che splendono ovunque
Eh sì!
Miss, ci hai detto parecchio di questa poliedrica zia, meno il nome…
Hai ragione, si chiamava Maria Vittoria ma era detta da tutti Ia, era proprio una persona speciale.
Che meraviglia, mi piace moltissimo il fiore sulla sinistra in basso (mi mandi una foto con il dettaglio?)… avere esempi così belli di persone a noi vicine, che amiamo e ci amano, è un dono splendido che riempie la vita di ricordi preziosi e illuminanti. Viva le zie come la tua ma… ora voglio vedere anche il ricamo che avevi acquistato con lei. Un bacione cara e buona giornata
La zia era una persona speciale, non so se le rendo abbastanza giustizia ma ci provo.
So per certo che le saresti piaciuta e a te sarebbe piaciuta lei, cara.
Eh sì, quel fiore è delizioso!
Grazie Viv, un bacione!
In alcuni tratti del tuo raccoto mi e’ parso di ritrovare anche la mia adorabile zia Teresa … Anche lei aveva molte passioni tra cui il cucito ed il ricamo… abitava proprio sopra di noi ed era a tutti gli effetti parte integrante della mia famiglia… conservo di lei oggetti, abiti, mobilio e soprattutto un baule sterminato di affetto e di bei ricordi…
Che bella cosa! Le nostre zie saranno contente di averli lasciato ricordo così belli, cara Brunattola.
Che ricordi! Anche io da ragazzina compravo gli schemi a mezzo punto nel negozio all’angolo di via delle Grazie,un negozio un po’polveroso come tutte le mercerie di allora ma pieno di colori. Chissà se ci siamo mai incontrate con la tua zia?
Allora le vetrine di Sampierdarena rivaleggiavano con quelle del centro,come del resto quelle di Certosa.Mi fa tristezza tornarci adesso
Anche io ho una zia magica per la quale qualsiasi lavoro femminile (dal cucito al tombolo)non ha segreti pensa che alla tenera età di 75 anni si è messa ad imparare il macramè e adesso lavora asciugamani sfilati con un merletto alto un palmo
Sì, c’erano dei negozi magnifici a Sampierdarena, io mi ricordo molto bene anche alcuni negozi di abbigliamento davvero notevoli.
Ogni tanto ci torno ma senza la zia chiaramente non è la stessa cosa, ecco.
Fantastica la tua zia magica, tanti complimenti a lei per la sua tenacia e l’entusiasmo!
Per una come me che non sa cucire un bottone, certi capolavori sono degni della più sconfinata ammirazione
La zia era un vero talento!
Irene
Avrei voluto avere una zia come la tua meravigliosa. Per quanto riguarda i miei lavoretti manuali modesti, ho fatto un solo “abcdaire” per mia unica nipotina. Grazie mille, cara Miss Fletcher, per questi riccordi commoventi di tua zia.
Grazie a te carissima, ti abbraccio!