Oggi vi porto con me a scoprire una chiesa dalla storia antica, il Santuario di Nostra Signora delle Grazie al Molo è situato in Piazza delle Grazie: alle sue spalle si snodano i caruggi della città vecchia e lì davanti scorre il traffico cittadino di Corso Quadrio.
È una sovrapposizione di tempi diversi a svelare le particolarità di questa chiesa che all’esterno risulta ricostruita in anni recenti in conseguenza dei gravi danni subiti durante la II Guerra Mondiale.
Al suo interno, nella luce delle fede, risplende di ori lucenti.
Vi troverete qui dipinti e opere di diversi artisti, non mancate poi di alzare lo sguardo sopra di voi.
Ad una parete, in quadro credo piuttosto recente, si riconosce il volto gentile di Francesco Maria da Camporosso, noto come Padre Santo, l’indomito frate che nel corso della sua vita compì le sue buone opere di carità anche tra la gente del Molo.
E la memoria di lui e delle sue buone azioni è scolpita nel marmo, alla base di una delle due colonne poste al termine della balaustra che delimita la zona dell’altare.
Sull’altra colonna, invece, è ricordata Caterina Fieschi Adorno, nobile e santa genovese che si prodigò per il suo prossimo e che era solita venire qui a pregare.
L’immagine sacra di Maria proviene dalla lontana Armenia, così attestava un’antica iscrizione posta sulla facciata della chiesa fino al 1566.
La statua, narrano le cronache, venne con tutta probabilità messa in salvo dalle profanazioni e qui condotta da devoti fedeli venuti da quelle terre distanti.
Come la fede cresce sulla base di una fede più lontana, questa chiesa nasce su un luogo di culto assai antico.
E infatti in tempi lontanissimi venne qui edificato un edificio religioso in onore dei Santi Nazario e Celso, apostoli della fede cristiana e martiri, furono i primi a portare la parola di Dio a Genova e nelle sue terre.
Sorta intorno al V Secolo d. C. la chiesa fu poi in seguito riedificata e dedicata appunto alla Madonna delle Grazie.
L’antica cripta che racchiuse lontane devozioni è tuttora visitabile.
Scenderete una scala e vi troverete in questi locali che accolsero un tempo speranzosi fedeli.
È un luogo dalle molte suggestioni, come sempre accade quando il passato ancora sussurra e racconta di sé.
In questa antica chiesa genovese, nei suoi angoli più vetusti e in quelli più recenti, ogni luogo narra della forza della fede.
Qui, davanti al mare di Genova, sono anche conservate le reliquie di Nazario e Celso, i santi venuti dal mare.
Qui c’è una statua della Madonna portata in salvo da mani salde e fidenti.
Tutto resta, nel mistero della vera fede, tra le mura della Santuario di Nostra Signora delle Grazie al Molo.
Se c’è una cripta la visito sempre anche io… quelle antiche pietre hanno un fascino unico. Bacioni cara e buon lunedì
Sì, per me è lo stesso, la cripta è davvero suggestiva.
Un bacione a te cara, grazie!
E’ metaforico il dipinto di San Francesca Maria da Camporosso, il bimbo secondo la storia (ma vera però) sia Mon. Disma Marchese Vescovo di Acqui, in fama di santità.
La chiesa che ci dipingi con la tua poesia Miss, è già fantastica di per sé e tu la scaldi con il tuo dono che è una preghiera, e insieme a Maria ci fai pensare anche se per un attimo all’eternità.
Baci carissima
Uh, grazie Mauro per le tue preziose notizie e per le tue gentili parole, sei molto generoso. Grazie di cuore!
Bellisimo. Ho molti ricordi di questa chiesa che frequentavo nella fine degli anni sessanta quando Mons. Luigi Noli oltre ad essere il Rettore era anche mio insegnante al liceo Artistico Barabino. Nella chiesa vi sono altre opere degne di ricordo e menzione eseguite dagli insegnanti ed artisti e dagli allievi del Liceo. In particolare le vetrate e l’altare laterale.
Benvenuto Carmelo, sono contenta che abbia apprezzato il mio post, tornerò a guardare con attenzione le vetrate.
Miss, le offese della guerra sembrano rimediate, a giudicare dagli interni sontuosi, però, la spoglia cripta, come tutte le cose nascoste, intriga…
Eh sì, sono proprio d’accordo con te!
Questa chiesa aveva, credo, un particolare significato per le casacce genovesi …
Sì, mi sa che hai ragione!
Il quadro del Padre Santo potrebbe essere successivo al 1962, perché è in quell’anno che fu santificato, “guadagnandosi” l’essere rappresentato con l’aureola.
Grazie per raccontarci Genova con tanto amore 😊
Grazie Jessica, benvenuta su queste pagine, le tue parole mi fanno proprio piacere.
Giusta osservazione la tua, è possibile che sia così recente, in effetti.
Buona serata a te!
Finalmente! Grazie a te,miss, riesco a vedere com’è:non sono mai riuscita a trovarla aperta,ci voleva il tuo tocco magico
Grazie carissima, anche per me è stata una bella sorpresa questa chiesa!
E veramente bellissima questa chiesa di quella emane di tanti credenti la fede nella grazia e nella protezione di Dio e della Santa Maria. Immagino la tua sorpresa entrando finalmente nella chiesa. Grazie, carissima Miss Fletcher di condividere le tue impressioni con noi. Una bacione a te.
Grazie amica mia, sono contenta che ti sia piaciuto scoprirla con me! Un bacio grande, Irene.