Macelleria Nico: ricordando il Risorgimento

Vi porto ancora con me nei caruggi di Genova, alla scoperta di un antico negozio: la Macelleria Nico è annoverata tra le Botteghe Storiche della Superba ed esiste dal lontano 1790.
Si trova là, ai Macelli di Soziglia, dove un tempo appunto si macellavano e si vendevano le carni, ogni antico mestiere aveva infatti la propria porzione di caruggi.

La Macelleria Nico ha ancora il suo antico pavimento e ha in dotazione un prezioso e raffinato bancone in marmo di Carrara che è l’elemento distintivo del negozio.

Qui ancora ci sono gli antichi ganci.

Il bancone, dicevo, è un elemento importante e ci racconta molto del suo antico proprietario.
Costui doveva infatti essere fiero e orgoglioso del proprio lavoro: nel marmo sono scolpiti gli attrezzi del mestiere e si distingue anche la figura di Mercurio, il dio dei commerci.

E poi osservate con attenzione ciò che il marmo restituisce agli occhi degli avventori.

La Macelleria Nico, infatti, testimonia ancora un glorioso passato e colui che qui esercitò con sapienza il suo mestiere doveva essere un fervente patriota perché nel marmo sono scolpiti i volti di importanti figure del nostro Risorgimento.

Con cura e attenzione sono poi anche raffigurati buoi e mucche.

Ecco un dettaglio nel quale si nota infatti la sagoma di un toro.

E poi i volti di coloro che in questo luogo erano forse idolatrati e particolarmente amati, come il nostro caro Giuseppe Mazzini.

E ancora, ecco Giuseppe Garibaldi.

E poi ecco viso femminile, questa figura rappresenta l’Italia.

Tutto questo passato ancora rimane tra di noi, scolpito sul bancone di marmo della Macelleria Nico in Via dei Macelli di Soziglia.

21 pensieri su “Macelleria Nico: ricordando il Risorgimento

  1. Il Dio Mercurio direi che ha svolto la sua opera di protezione in modo egregio visto che il negozio sopravvive ancora oggi. Il bancone è uno spettacolo. A Milano le macellerie ormai sono un antico ricordo. Bacioni e buona giornata!

  2. Proprio sabato scorso dopo tantissimo tempo ho acquistato carne da un antico macellaio in zona…. dalle analisi di una delle mie figlie è emersa grande carenza di ferro ….riflettevo sulle disavventure piovute in questi anni su macelli e rivendite …. l’ ingresso della grande distribuzione, gli anni della sindrome “mucca pazza” , le modalità di macellazione legate alle esigenze religiose , il diffondersi della cultura vegetariana e vegana… eppure questo esercizio antico e prestigioso ci ammalia per la sua bellezza e per la cultura delle carni sapientemente tramandata di generazione in generazione …

  3. Cara Miss, ti devo proprio ringraziare! Conosco quel negozio e ogni tanto vi compro.. ma ti devo confessare che non mi sono mai soffermata ad osservare i dettagli di tanta bellezza. La prossima volta guarderò attentamente in basso 🙂 Grazie, raf

  4. Che bello,sono proprio le macellerie di una volta, rivestite di marmo fino a una certa altezza per favorire accurata igiene,e mi sembra che il proprietario lo tenga proprio bene,e ne sarà fiero.
    Sapienza e cura da 200 anni e più.Se abitassi in Zena sarei sicuramente un suo cliente.
    In quei ganci oltre alla carne vi appendevano anche dei ruvidi fogli di carta grezza per confezionare gli involucri.Ti ricordi?

  5. Se ritagli l’immagine della parte inferiore del bancone più che una bitêga da maxelâ appare come la base di un istoriato altare rinascimentale. Superbo proprio come era la Superba!

  6. Una bottega si ben conservata e molto interessante per quanto riguarda la storia del tuo paese, cara Miss Fletcher. Mi piacerebbe vederla con la nostra guida preferita. Un abbraccio forte.

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