Sono quattro angeli, insieme custodiscono l’eterno sonno dei componenti della famiglia Lanata, ricchi commercianti che fecero fortuna nella lontana America.
Il monumento funebre, realizzato nel 1873 dal talentuoso scultore Giuseppe Benetti, è collocato nel Porticato Superiore a Ponente del Cimitero Monumentale di Staglieno e si contraddistingue per la ricchezza di marmi e di decorazioni raffinate.
I quattro angeli spiccano poi per la loro grazia armoniosa, così vigilano nei pressi del sepolcro e recano i simboli della Passione di Cristo.
Il primo angelo a partire da sinistra stringe in una mano la corona di spine.
Così egli tiene il capo reclinato sulla spalla dell’angelo al suo fianco che regge la croce e tiene lo sguardo fisso verso il cielo.
Ho ammirato molte volte la bellezza di queste figure, i due angeli posti sul lato destro così appaiono nella prospettiva del porticato, in un quieta ombra, tra i colori tenui dei fiori.
E poi, un giorno, ho veduto la loro beltà esaltata da uno di quei momenti effimeri e straordinari donati dal sole che improvviso accarezza i volti e i manti drappeggiati.
E l’angelo con la coppa è rimasto avvolto in questa luce radiosa e brillante che ha illuminato le sue labbra carnose, i suoi boccoli, la sua ala ampia e fremente.
In questo chiarore, nel mistico splendore e nel silenzio.
E poi l’ombra piano è svanita e la luce ha lambito anche l’altra figura angelica e le sue dita che reggono i chiodi, i capelli che lunghi cadono sulle sue spalle, i lineamenti perfetti e decisi, le palpebre socchiuse e questa grazia assoluta.
Nella loro beltà e nel loro mistero così restano, frementi nelle loro preghiere, gli angeli nella luce.
Bellissime luci e ombre in queste foto.
Monumento imponente
Meraviglioso!
Meno male che ci pensa il sole a rendere giustizia a queste opere d’arte, visto che l’incuria degli uomini a Staglieno regna sovrana
Sì, il sole aggiunge sempre bellezza ad altra bellezza.
Dear Miss con le tue foto i tuoi racconti,la nostra poi meditazione si può dire che metti arte su arte.
I personaggi di questo monumento, rivelano la scena della vita,Lo scultore ha incisivamente voluto immortalarne il mistero: Il dolore la stanchezza,il sacrificio la preghiera.
Così l’angelo che regge una coppa o calice,ci rivela che non sarà mai pieno quanto quello di Cristo .
Sei Artista Dear.
Grazie Mauro, sei sempre generoso!
Miss, quegli Angeli dicono che il Benetti sapeva scolpire e che tu sai fotografare…
Grazie infinite, la luce qui ha fatto una delle sue magie.
La luce intaglia i dettagli di queste meravigliose coppie di angeli e tu ne cogli l’ evidente drammaticità espressiva …
Grazie cara, quella luce era davvero straordinaria.
Il gioco di luci e ombre esalta moltissimo la bellezza di questo gruppo. Sei stata davvero brava e fortunata nel trovarti lì mentre il sole regalava questo felice momento. Bisogna sempre tornare e ritornare sui propri passi… bacioni cara!
Soprattutto fortunata, non capita davvero così spesso, un incanto. Grazie cara, un bacione!
Quando si dice cogliere l’attimo
Questi quattro angeli,come altri monumenti funebri che poi si trovano in tutti i cimiteri,evocano raccoglimento,riflessione!
Io frequento per pietà il cimitero di Certosa a Bologna,e si vede e si sente di tutto,si fuma,si ride a squarciagola e altro.
Ma queste raccolte sculture insegnano a noi come si deve stare in cimitero dove il dolore ha confine.Non hanno spirito come noi abbiamo,ma la loro pietà evoca qualcosa.
Grazie Dear Miss
So che anche il cimitero di Bologna è ricco di opere d’arte, proprio come Staglieno.
Grazie Mauro, buona giornata a te.