L’amore romantico e tormentato, l’amore felice e corrisposto: l’amore, in qualunque modo, trova sempre parole emozionanti per esprimersi.
E in quell’altro tempo distante e più lento del nostro le parole d’amore venivano affidate alle lettere e a talune cartoline a volte sdolcinate.
L’amore, poi, cerca a volte un modo per raccontarsi solo alla persona che si ama, l’amore vuole rimanere segreto e nascosto e certe parole sono destinate soltanto a chi fa battere forte il cuore.
E così ecco l’intrigante linguaggio dei francobolli: ogni francobollo assumeva un diverso significato a seconda di come veniva applicato.
E allora, ad esempio, il francobollo rovesciato significava ti aspetto, posizionato in un diverso modo voleva dire ti penso.
E poi pensami.
E mille baci.
E poi speranza.
E ancora.
L’amore, semplicemente l’amore, al tempo delle cartoline e dei francobolli.
Non sapevo di questo linguaggio dei francobolli …. in pratica antesignano degli “emoticon “ ….nella mia famiglia lo zio Carlo era un collezionista di francobolli ….ricordo ancora le sue domeniche pomeriggio quando con lente, pinzette e una proverbiale pazienza sistemava negli albums i francobolli, oppure semplicemente li spostava di posizione per evitare che aderissero con il tempo alla custodia trasparente plastificata ….
Sì, la collezione di francobolli è un hobby per persone pazienti, sono d’accordo con te!
Il linguaggio dei francobolli poi l’ho scoperto di recente pure io, lo trovo romantico e particolare.
Ciao cara, buona giornata a te!
Miss, un vero e proprio linguaggio d’amore cifrato, “linguaggio” anche nel senso che i francobolli era d’uso leccarli con la lingua…
Eh sì, hai ragione! Tra linguaggio dei fiori e linguaggio dei francobolli all’epoca avevano da divertirsi, direi.
Non avevo mai notato questo mito,e pensare che scrivo molto a mano.
Grazie per la lezione d’amore Miss
Grazie a te Mauro, buona giornata!
A me piace ancora scrivere lettere.. è fuori moda, forse, ma credo sia molto più personale 🙂
Hai ragione, è una cosa molto bella!
Non conoscevo nulla del linguaggio dei francobolli… questa cosa mi fa troppo ridere perché ora penso “chissà quali messaggi subliminali ho inviato ai destinatari di quelle cartoline scritte di fretta l’ultimo giorno delle vacanze, visto che incollavo i francobolli del tutto a caso…” baci cara!
Haha, giusta osservazione, Viv. Il linguaggio dei francobolli è una recente scoperta anche per me, non si finisce mai di scoprire cose nuove. Un bacione a te!
Quando vado alla posta per comprare dei francobolli, chiedo sempre al impiegato di mostrarmi i francobolli più recenti. Sulle cartoline faccio attenzione di scegliere il francobollo più adatto alla persona destinata. Sfortunatamente non “parlo” il linguaggio dei francobolli del passato. Mii è piaciuto molto questa piccola storia, cara Miss Fletcher. Un abbraccio forte.
Ma che bello che sei così attenta, io invece non ci ho mai fatto tanto caso, invece anche i francobolli hanno la loro bellezza.
un bacione a te Irene!