Ritorniamo a camminare nel passato, oggi la mia speciale macchina del tempo vi condurrà in Via Giovanni Tomaso Invrea, vibrante e ampia arteria cittadina che tutti noi abbiamo attraversato e che si estende dalla zona di Brignole fino a Piazza Alimonda, laggiù sullo sfondo si nota la bella Chiesa del Rimedio.
Via Giovanni Tomaso Invrea è una strada larga, con un bel marciapiede e una fila di lampioni della pubblica illuminazione per gran comodo e sicurezza degli abitanti.
E il cielo è blu su Via Giovanni Tomaso Invrea, camminando nel passato tutto poi si ammanta di una luce nuova.
Si esce e certo non si scordano a casa l’ombrello da passeggio e un cappello fastoso, certe dame si distinguono sempre per stile.
E quanti negozi ci sono in Via Giovanni Tomaso Invrea, li ho scoperti consultando come sempre la mia Guida Pagano del 1926.
Sarebbe complicato nominare tutte le botteghe ma sappiate che all’epoca c’erano ben nove commestibili, due latterie, macellerie e pollerie, diversi fruttivendoli, un pizzicagnolo, una sartoria, un parrucchiere e due calzolerie.
E non mancavano una bella e fornita merceria, un negozio di pellami, due rivendite di sali e tabacchi, nelle osterie si brindava alla bellezza della vita e le diverse vinerie tenevano i vini migliori.
Era un piccolo mondo con le sue botteghe e con le sue buone consuetudini.
Là dietro, sull’angolo di un palazzo, si nota una panciuta insegna e parrebbe riferirsi ad una bottiglieria e drogheria che certo sarà stata molto frequentata.
Ho naturalmente cercato tra le pagine della mia Guida e ho così scoperto che, nel 1926, lì si trovava la rivendita di vini del Signor Marradi, da un lato c’era poi la signora Adele con la sua stiratoria e dall’altro lato il sellaio Binelli.
E approfitto dell’occasione per mandare un caro saluto a tutti questi signori e dir loro che, se potessi, verrei a sbirciare nei loro negozi e sarebbe una bella emozione, scorgo da qui la Signora Adele che mi sorride annuendo comprensiva.
Ah, chissà se la dama con l’abito a balze era un’affezionata cliente della Signora Adele e affidava alle sue abili mani i suoi capi esclusivi ed eleganti.
I giorni di un altro secolo, a volte, appaiono un po’ appannati e inevitabilmente distanti: per fortuna ci sono i pali della pubblica illuminazione a rischiarare la via e anche il nostro viaggio nel tempo.
E il passato e il presente, in qualche maniera, si sovrappongono e ti ritrovi proprio davanti al palazzo dove un tempo c’era l’insegna della bottiglieria e drogheria.
E si cammina, in Via Giovanni Tommaso Invrea.
Con la paglietta calcata sul capo, con le gonne lunghe fino ai piedi oppure con le braghette al ginocchio e tutta la vita davanti.
Così, a volte, ci sembra quasi che tutti coloro che sappiamo immaginare in questo scorcio di Genova, in qualche maniera, siano ancora là, in Via Giovanni Tomaso Invrea, in un frammento di passato che un invisibile filo sottile unisce al nostro presente.
Miss, il ragazzino con i calzoni al ginocchio, sembrerebbe essere in preda ad un improvviso flash-future di quanto sarebbe sorto all’angolo di via Antiochia…
Uh veramente! Pensa cosa ne direbbe la Signora Adele!
Queste cartoline d’epoca fanno sfigurare le vedute più recenti… hanno un’eleganza che mi pare si sia smarrita in larga misura. Buon lunedì! 😘
Eh cara, sono d’accordo con te! Un bacione Viv, grazie.
Per il momento non realizzavo che via fosse, poi il cervello si è riacceso! Bei ricordi anche stavolta, ciao bellissima Miss
I viaggi nel passato sono sempre una magia, caro Mario! Buona serata a te e grazie!
E si Dear Miss,dovremmo davpvero sovraporre ogni tanto il passato al presente anche solo per confrontarci ai nostri frequenti lamenti,e comunque è un sogno per me vedere strade prive di automobili e non solo.
Mi piace pensare che almeno il bimbo giulivo che si intravede sia vissuto almeno fino al mio arrivo in questo mondo.
Mi sembra una strada in corso di lavori,se si osserva bene le dame che atraversano la strada,passano come in una passerella,onde evitare di sporcarsi.Grazie Dear Miss con i tuoi blog ci tuffi nella vita del passato che è anche presente.
Grazie di cuore a te, io mi diverto un mondo a scrivere questi post.
E sempre interessante e piacevole camminare con te e farsi guidare da te e questa volta nel passato, in Via Giovanni Tomaso Invrea. Grazie, cara Miss Fletcher, nostra guida preferita nel presente e nel passato e nel futuro.
Grazie amica mia, felice che ti piacciano i miei viaggi nel passato.