Camminando per la città, a volte, sui portali e sugli edifici si trovano le tracce del nostro passato ma non sempre è così semplice ritrovare i fili di certe storie.
Andiamo nel lontano 1849: in questo anno, su iniziativa di Camillo Benso Conte di Cavour, la Banca di Genova si fonde con la Banca di Torino, nascerà così la Banca Nazionale degli Stati Sardi che poi diverrà Banca Nazionale del Regno e poi ancora, dopo altre acquisiszioni, sarà denominata Banca d’Italia.
La sede genovese della Banca viene collocata a Palazzo Bendinelli Sauli, in Piazza delle Scuole Pie e successivamente l’ingresso all’edificio verrà spostato su Via San Lorenzo, esattamente al civico 12.
E così, scendendo per questa importante strada genovese, sulla vostra destra, troverete il magnifico
Palazzo Bendinelli Sauli.
Un giorno, in Via San Lorenzo, mi sono soffermata ad osservare il portone e certe figure hanno suscitato la mia curiosità.
Guardando la metopa collocata sopra il portone, infatti, si notano simboli e allegorie che raccontano proprio questa storia che unisce il passato di Genova e di Torino: al centro ecco gli stemmi delle due città.
Sulla destra ci sono invece i simboli della Superba così custoditi dal dio Nettuno che regge il tridente.
Da un’anfora sgorga frizzante acqua di mare, accanto si nota anche un delfino.
Nell’angolo in alto spicca poi Giano Bifronte, simbolo della nostra Genova.
Sull’altro lato la città della Mole è rappresentata dalla possanza di una figura che rappresenta il Po, accanto a lui un bue e una vanga che rappresentano il duro lavoro della terra.
E l’acqua dolce del fiume è simbolo di vita e di abbondanza che si ritrova anche nella cornucopia così ricolma di frutti.
Ecco cosi svelato il significato della scultura sul portale di questo antico edificio, le informazioni in merito sono tratte dalla volume della Banca d’Italia “Centenario di Palazzo De Gaetani Sede di Genova della Banca d’Italia” pubblicato nel 2016.
In questo fastoso palazzo genovese ci fu un tempo la prima sede genovese della Banca d’Italia.
E se alzerete lo sguardo verso Palazzo Bendinelli Sauli rammentate che su quel marmo sono scolpiti i simboli che così rappresentano il Piemonte e la Liguria.
Grazie dei suoi articoli. Elisabetta Massardo
Grazie a te, cara Elisabetta!
Altre note interessanti. Quanta fantasia e arte sapevano esprimere un tempo. Oggi l’architettura è piatta, fissamente geometrica. Cubi, triangoli, strane forme in vetro o cemento e che non ti “parlano”! Pazienza il Mondo è cambiato forse più che VARIATO si è AVARIATO !!! Son uno del Mugugno zeneise cara Miss !!! Ciaooo bellissima Lady Castelletto !
Veramente, ci sono stati tempi gloriosi.
Buona giornata Mario, grazie.
Miss, il sodalizio “dnè-palanche” era ottimamente rappresentato…
Vero? Sono d’accordo con te, mio caro!
Bellissimo, bellissime foto, bellissimi i particolari… Quante cose non so, quante cose imparo qui! Grazie!
Grazie carissima, felice di sapere che qui trovi spunti interessanti!
Buongiorno Miss Fletcher è meravigliosa questa storia,chissà se dentro è rimasta qualche sala dell’antica banca! Ma vedo che è tutto un fregio quella parete in alto,
c’è di mezzo la famiglia Sauli Bendinelli e non è poco:tra cardinali vescovi e altro il palazzo doveva essere bello si.
Mi piace il delfino che sembra imbrociato e che dica “o che poca acqua” al fiume è più abbondante.
Grazie Dear,ho guardato il calendario e ho cercato santa Fletcher ma non c’è la devono ancora fare:a te il commento
Mauro, che commento bellissimo, io ti sono sempre grata della tua partecipazione e del tuo entusiasmo.
Grazie di cuore!
Queste sculture erano sempre ricche di simbolismi ed è sempre interessante decifrarle nel dettaglio. Buona giornata cara!
Davvero, in questo caso poi è stata un’emozionante sorpresa.
Un bacione cara, grazie!
sai che non lo sapevo? Mi cospargo il capo di cenere …
E figurati! Buona serata cara, grazie.