Barbizon Hotel – Storia di un hotel per sole donne

“La Donna Nuova è nata nell’ultimo decennio del Diciannovesimo secolo. Era una donna desiderosa di essere qualcosa di più di una figlia, una moglie, una madre. Voleva spingersi fuori dalle quattro mura di casa per esplorare il mondo; voleva l’indipendenza; voleva liberarsi di tutto ciò che la opprimeva.”

Così inizia un libro magnifico che pagina dopo pagina vi porta alla scoperta di un leggendario luogo newyorkese seguendo il filo dell’emancipazione femminile.
Barbizon Hotel – Storia di un hotel per sole donne è il volume di Paulina Bren, docente di studi internazionali, di genere e dei media al Vassar College, pubblicato in Italia da Neri Pozza.
Un albergo leggendario, dicevo: il Barbizon aprì i battenti negli anni ‘20 e fu subito un luogo dei sogni, il posto dove volevano soggiornare tutte coloro che avevano un desiderio da realizzare nella Grande Mela.
Sono tante le ragazze comuni che arrivano a New York in cerca di riscatto, sono ragazze che vengono dalla provincia e cercano un impiego, un destino, una via da seguire.
In quegli anni ruggenti alle quali seguirà l’epoca del proibizionismo al Barbizon soggiornano le sensuali e disinvolte flappers ma anche l’iconica e“inaffondabile” Molly Brown, la donna che era sopravvissuta al naufragio del Titanic.
Donne diverse, il medesimo scenario.
In questa New York dove si viene in cerca di fortuna le ragazze di provincia vogliono un luogo sicuro che sia anche un buon biglietto da visita e il Barbizon, negli anni, diverrà tutto questo e anche molto di più.
Qui abiteranno le ragazze Gibbs, studentesse alla scuola per segretarie di Katie Gibbs, le modelle Powers e in seguito anche le modelle Ford, la Bren presta particolare attenzione nello spiegare l’evoluzione della ricerca di precisi canoni di bellezza.
A tutte queste giovani il Barbizon spalanca le sue porte: nelle pubblicità si tende a sottolineare il proprio potenziale sociale per donne ambiziose (o disperate).
L’Hotel si apre così non solo ad artiste e scrittrici ma anche a tutte coloro che sono in cerca di un lavoro a New York.
In quegli anni ‘30 le donne devono ancora conquistare la vera indipendenza:

“Ogni volta che una donna camminava per strada vestita da ufficio o aspettava l’ascensore sul posto di lavoro, ricordava a chiunque la vedesse la virilità compromessa.”

Innumerevoli sono i personaggi celebri che incontrerete tra queste pagine, tra gli altri troverete J. D. Salinger e Truman Capote, Helena Rubinstein e Aly MacGraw.
Al Barbizon arriveranno anche stelle del piccolo schermo come Shirley Jones, l’attrice che interpreterà con successo il ruolo della mamma nel telefilm La Famiglia Partridge.
Il Barbizon raggiungerà il culmine della sua fama negli anni ‘50: la parte centrale del libro ruota in prevalenza attorno alla redazione della rivista Mademoiselle e alle sue molte tirocinanti, tra le quali la tormentata poetessa Sylvia Plath alla quale sono dedicate diverse pagine.
Il Barbizon ospita talentuose scrittrici, aspiranti dive del cinema, cantanti e giovani di belle speranza.
Una di loro è una ragazza dalla bellezza algida e dai lineamenti perfetti, viene da Philadelphia e indossa preferibilmente completi di tweed, gonna e cardigan.
Prende lezioni di recitazione, lavora nelle pubblicità: il suo nome è Grace Kelly e da celebre attrice abbandonerà i set per divenire Principessa di Monaco, tra le pagine di questo libro scoprirete alcune vicende giovanili di Grace e dei suoi giorni al Barbizon Hotel.
Un’altra bionda fatale abiterà al Barbizon: è la magnifica Tippi Hedren, modella per l’Agenzia Ford e in seguito famosa attrice, Paulina Bren vi racconta come Alfred Hitchcock la scoprì per poi sceglierla come indimenticabile interprete del suo film Gli Uccelli.
Attraverso una miriade di aneddoti e di vicende femminili, con una scrittura accattivante e decisamente piacevole, la Bren alza il velo su un luogo, sulle conquiste delle donne nella società nel corso degli anni e sul sogno americano.
Il Barbizon ha ormai cambiato destinazione ma la sua leggenda ancora resiste nelle storie di coloro che hanno attraversato le sue stanze ed è narrata con coinvolgente sapienza nel libro di Paulina Bren.

“Il Barbizon per gran parte del Ventesimo secolo era stato un luogo in cui le donne si erano sentite al sicuro, dove avevano avuto una stanza tutta per loro per organizzare e progettare il resto della loro vita.
L’Hotel diede loro la libertà. Ne liberò l’ambizione, i desideri che altrove erano considerati proibiti ma che nella Città dei Sogni erano immaginabili, realizzabili e possibili.”

10 pensieri su “Barbizon Hotel – Storia di un hotel per sole donne

  1. Mi hai davvero intrigato Mrs con questo libro che proponi in modo così interessante …non mancherò di acquistarlo per leggerlo …. tra l altro sul tema femminista di costume, in questo fine settimana ho proprio visto al cinema “7 donne e un mistero” , trasposizione grottesca e femminista di un testo teatrale … anni 30 ma sempre storie di donne delle loro epoche e del loro modo di affrontare le cose ..

    • Oh bene, se lo leggi fammi sapere se ti è piaciuto, è davvero ricco di aneddoti e anche le vicende delle persone non celebri sono interessanti in quanto aiutano a completare il quadro della società e della sua evoluzione.
      Grazie Sergio, buon pomeriggio!

  2. Avevo già sentito parlar (bene) di questo libro. Affascinante sotto tutti i punti di vista. So che esistono ancora oggi residenze analoghe e chi ne ha fatto esperienza lo ricorda con piacere. Lo metto in lista. Bacioni!

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