Vicino agli angeli

È accaduto in una luminosa mattina autunnale, mentre il sole filtrava illuminando le statue nel Porticato Superiore a Ponente del Cimitero Monumentale di Staglieno.
E lui era là, vicino all’angelo che custodisce il Monumento Casella, così lambito dalla luce radiosa.

Monumento Casella di Antonio De Barbieri

Presenza discreta e misteriosa, testimone del dolore eternamente vivo della giovane Virginia Aprile rimasta troppo presto vedova e priva del conforto del suo consorte.

Monumento Pienovi di Giovanni Battista Villa

Vicino agli angeli, in questa quiete.

Monumento Dufour di Santo Varni

Poi io mi sono allontanata, in cerca di altra bellezza e di altri squarci di luce e più tardi sono ancora ritornata sui miei passi.
E ritrovando così lo stesso tratto di porticato mi era parso, in un primo momento, che l’ospite dal passo lieve non fosse più in quel luogo.
E poi, osservando più attentamente, mi sono accorta che mi sbagliavo.

Monumento Casella di Antonio De Barbieri

Una breve frazione di tempo, ancora.

E di nuovo, poco dopo, eccolo accanto alla creatura celeste che vigila sul sonno eterno di Raffaele Pratolongo e dei suoi cari.
Così, vicino all’angelo.

Monumento Pratolongo di Giulio Monteverde

Silenzioso ed enigmatico, così è rimasto, in quel posto dove riposano tanti antichi genovesi, nella luce del Porticato Superiore a Ponente.

Monumento Parodi di Giovanni Battista Cevasco

10 pensieri su “Vicino agli angeli

  1. Ma è lo stesso micione di cui mi avevi mandato una foto tempo fa? Staglieno non è un brutto posto per vivere se si è un gatto, è tranquillo, pieno di ripari, niente auto e schiamazzi. Se qualcuno se ne occupa, e sembrerebbe non sia patito, è un gatto fortunato. Bacioni cara!

  2. Buongiorno Dear Miss, sembra che questo tenero gattino abbia fatto diverse pose,
    quasi un publicitario.Ma è talmente tenero e ti segue.Che bella livrea,lui sta bene lì.
    Al prossimo appuntamento ti avrà miagolato alla fine.
    Grazie Dear tenera come il gattino.

  3. Guardando la prima foto mi era sembrato che “lui” fosse parte della scultura! Questo gatto deve essere un genio: si mette nelle pose giuste, dignitoso, solenne, serio, non invadente, come si conviene al luogo e al monumento che ha scelto.
    E queste fotografie sono capolavori.

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