Porto Venere, l’incantevole quiete del Golfo dei Poeti

Un porto dedicato a Venere nata dalla spuma bianca del mare.
E in altre epoche qui c’era un tempio intitolato alla venusta dea, in questo antico borgo che è un’oasi di bellezza incastonata in uno dei punti più scenografici del Golfo dei Poeti, nell’estremo levante della Liguria, in provincia di La Spezia.
Porto Venere, amata dagli inglesi, in questo Golfo che ospitò George Byron e Percy Bisshe Shelley.
Un’incantevole quiete, una località dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Porto Venere

Una giornata di primavera, da principio il cielo era quasi velato di bianco ma con il passare delle ore si è fatto sempre più caldo.
E allora via le giacche pesanti, alcuni addirittura erano in maniche corte.
Vi accoglie così Porto Venere, con i suoi gozzi che si dondolano sull’acqua.

Porto Venere (3)

Con le sue case altissime tipiche di questa terra.
Benvenuto sole, sulle facciate illuminate dai tuoi raggi.

Porto Venere (2)

Un antico borgo, con le sue mura e la porta che ci riconduce al suo passato.

Porto Venere (4)

Colonia Ianuensis, anno 1113, così recita l’iscrizione su quelle antiche pietre.

Porto Venere (5)

E allora oggi si passeggia davanti a queste case, in questo luogo che già esisteva al tempo dei feudi e dei cavalieri.

Porto Venere (6)

Un’incantevole quiete.

Porto Venere (7)

I gozzi tirati a riva, in attesa di partire per la loro meta.
Ma qual è la mia destinazione?

Porto Venere (14)

Si cammina lenti, senza alcuna fretta, sotto il caldo cielo d’aprile.

Porto Venere (8)

Si guarda verso il cielo, in verticale, verso quello spazio rubato all’azzurro che le case di Liguria carpiscono all’infinito.

Porto Venere (9)

Verso scale e passaggi, verso persiane che si spalancano sul Golfo.

Porto Venere (10)

Verso i terrazzini, verso il celeste e il giallo delle facciate.

Porto Venere (11)

Verso i fiori che sbocciano dalle giare.

Porto Venere (13)

E verso altri gozzi sistemati sotto le finestre, cose che accadono in riviera.

Porto Venere (12)

Verso i panni stesi che si agitano spinti dal vento.

Porto Venere (15)

Batte l’onda sulla punta dell’Isola Palmaria che è proprio di fronte a Porto Venere, i gabbiani sorvolano la scogliera, salgono in alto e poi si buttano giù, in picchiata.

Porto Venere (16)

Tintinnano le conchiglie.
Benvenuta stagione del mare, del gelato e dei tramonti tiepidi.

Conchiglie

Spruzza l’effervescente spuma del mare contro le rocce.

Porto Venere (18)

E si affronta una scala.
Quanti gradini ci saranno in Liguria?
Qualcuno li avrà mai contati?

Porto Venere (19)

E poi si giunge qui.
E questo è un punto che offre panorami mozzafiato.

Porto Venere (20)

E si sale, verso la chiesa di San Pietro.

Porto Venere (21)

E ancora lo sguardo cerca l’orizzonte, la costa e l’isola Palmaria.

Porto Venere (22)

Oppure incontra il cielo e il campanile che svetta.

Porto Venere (23)

Pietre del passato e del tempo antico di Porto Venere.

Porto Venere (25)

Terra di poeti, cantata da Giovanni Petrarca, come ricorda questa targa che riporta le sue parole.

Porto Venere (26)

E quando sei quassù ti chiedi quante maniere esistano di guardare il mare.
Il mare che ha la potenza e l’immensità dell’infinito.

Porto Venere Mare (2)

Incantevole quiete, al di là e oltre, qui e adesso.

Porto Venere Mare (3)

L’onda che rugge, si frange, si disfa e si dissolve.

 

Un quadro che ha una sua cornice.

Porto Venere Mare (5)

E poi ancora, Porto Venere, un caruggio: non sappiamo stare senza, siamo liguri!

Porto Venere (24)

E ancora quei colori, quella curva perfetta.

Porto Venere (30)

E scale.
Quanti gradini ci saranno in Liguria?
Qualcuno li avrà mai contati?

Porto Venere (28)

E poi gelaterie e trattorie, tavolini all’aperto dove sedersi e godersi la pace.

Porto Venere (27)

E botteghe e negozietti che vendono artigianato e prodotti tipici.
Un fioraio che è un’esplosione di colori.

Porto Venere (29)

Guardate i portali e le lapidi sopra di essi.

Portale (2)

E’ la storia antica di questo borgo, con i suoi vetusti simboli.

Portale (3)

E tutto è  curato e restaurato con attenzione.

Portale

Porto di una dea e porto dei poeti, amato e decantato da Eugenio Montale.

Montale

Scende dolcemente la strada, nell’incantevole quiete del Golfo dei Poeti.

Porto Venere (31)

Grazie agli amici con i quali ho condiviso questa bellissima giornata, Fabio e Farmacia Serra, siete davvero una splendida compagnia!
E lo sguardo si volge verso il borgo, tornerò a parlarvi di questo luogo, ho ancora molto da mostrarvi.

Porto Venere (32)

E ci si allontana, una nuvola bianca sovrasta l’orizzonte, le vele si muovono piano.
E il mare brilla, nell’incantevole quiete del Golfo dei Poeti.

Porto Venere (34)

39 pensieri su “Porto Venere, l’incantevole quiete del Golfo dei Poeti

  1. Ah, dimenticavo… ho approfittato del fatto che oggi ho pubblicato il nuovo post per aggiornare il blogroll, e ho aggiunto il link del tuo blog (grazie per avermi linkata e scusa il ritardo!). 🙂
    Mi piacciono moltissimo le tue foto e il tuo stile di scrittura, continua così!

  2. Durante la gita a Portovenere la tua macchina fotografica ha fatto lo straordinario! Era impossibile non immortalare la bellezza di questo luogo in tutte le sue sfaccettature, vero? Un incanto!
    grazie Miss, hai visto che giornata meravigliosa finalmente?
    Ti abbraccio

  3. Ancora più bello di quanto mi aspettassi, è un vero spettacolo! Sarà la voglia di mare ma ieri col primo caldo sembrava di sentire aria salmastra persino qui in Brianza 😉 una gita meravigliosa 🙂 bacioni

  4. cara Miss se fossi Venere ,ma anche con qualche modifica qua e la , non raggiungerei mai un tale mito,ebbene avrei voluto uscire da queste acque! ho assaporato il tepore del sole e l’incanto della baia e visto che ero in vena di sogni impossibili ho fatto una lunga nuotata e intanto canticchiavo la canzone di Paoli che e’ l’ inno al mare e all’amore. evviva i sogni che non costano niente ma fanno sorridere il cuore . ciao Miss Fletcher fai centro anche di domenica sei meravigliosa. notte

  5. Galeotto fu Portovenere per me ed il marito, che lontani dalle scrivanie dell’universita’ inglese, ci siamo rifugiati sugli scogli di Portovenere per scambiarci un primo indimenticabile bacio 😉

  6. Portovenere è proprio un sogno della primavera che nasce, sole, mare , caruggi, scale perché il nostra terra è fatta di tante scale noi speriamo sempre di salirle per poter vedere dei panorami unici al mondo .Ciao

    • Caro Fabio, grazie! La difficoltà è scegliere quali foto scartare, fosse per me ne metterei anche di più.
      Che giornata bellissima, grazie di essere stato come sempre un fantastico compagno di gita!

  7. Pingback: Ringraziando Miss Fletcher | tiptoe to my room

  8. Miss, giunti in Italia il 20 aprile 1962… il 1° maggio eravamo a Porto Venere, e con la libertà di pensiero che mi contraddistingue, ho subito dubitato che fosse nata dal mare di Cipro…

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