E venne la Domenica delle Palme.
In questo giorno si celebra l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, ad accoglierlo fu una folla festante che agitava rami di palma e così questa festività viene celebrata con le palmette e con i rami d’ulivo che vengono benedetti in occasione di questa solennità religiosa.
E in un tempo lontano di Genova erano certe infaticabili donne ad intrecciare le palme: le loro dita si muovevano rapide e nodose, cariche di una sapienza antica e di instancabile dedizione.
In un giorno distante, in Piazza Nuova, così era denominata nel passato la nostra Piazza Matteotti.
E c’erano loro: due donne, davanti a Palazzo Ducale.
Ed ecco l’ulivo della Liguria che cresce sotto il sole radioso e sulle fasce coltivate e curate dal lavoro dell’uomo, in quei luoghi di Riviera sospesi tra terra e mare.
Due donne, hanno i capelli bianchi e i visi solcati da rughe, sono abbastanza in là negli anni eppure non trovano riposo, si affaccendano indefesse e senza sosta.
E ascoltano le voci di quella Genova antica che vive attorno a loro e della quale fanno parte, testimoni di un tempo destinato a svanire e a rimanere memoria rimpianta e lontana.
Ho trovato questa fotografia in uno di quei mercatini dove il passato ancora rimane sotto i nostri sguardi per svelarsi ancora e ancora ad occhi desiderosi di scoprire e di ritornare a quelle epoche mai vissute.
Così ho portato qui le due donne con il loro ulivo e le loro palme così sapientemente intrecciate, in quest’epoca che non è loro e nella quale guardiamo a quel passato come ad un tesoro di tradizioni da riscoprire e da custodire.
A tutti voi buona Domenica delle Palme.
io mi allargo un po’: Buona Settimana Santa, Miss…
Grazie Sergio, anche a te!
Auguroni Miss! Con tanto affetto Buona Domenica di Palme e Ulivo. Ciaoooo !!!
A te Mario, buona Domenica delle Palme.
Che bella foto, non facile da trovare immagino. Da bambini era sempre un’emozione tornare a casa con il ramo d’ulivo. Bacioni!
Vero, un’emozione grande e speciale per i più piccini. Un bacione, cara.
Bellissima foto:quelle donne avevano mani d’artista!io ne ricordo una in Sottoripa e un’altra davanti alla chiesa della consolazione che intrecciavano miniature simili a gioielli di filigrana:in una palma di 10 centimetri facevano stare tre “pance” e il ciuffo!
Anch’io intreccio ma non ho mai ottenuto virtuosismi simili
Che bellezza Eliana, immagino il tuo stupore davanti a tanta maestria.
E brava anche tu che con pazienza intrecci le palme.
Questa foto è davvero un reperto preziosissimo del passato e queste nonnine mai avrebbero pensato di intrecciare palme ancora nell’ aprile del 2023 davanti agli occhi dei tuoi lettori! Le mie di oggi provengono dai lupetti scout che istruiti dalle loro guide proseguono questa sana tradizione di utilizzare le mani …
Vero, le intrecciano anche loro!
Buona domenica delle Palme, cara.
Ancora Piazza Nuova che bello,come era pulita,vedo anche due automobili,forse siamo un pò più avanti negli anni.
Ricordo bene le palme anche solo due foglie intrecciate tra loro,invece era assai raro trovare l’ulivo.
La mamma quando tornavammo a casa,ci abbracciava ed esclamava: che belle le mie palme,su datemi un bacio che siete stati benedetti assieme a loro,e così benedite anche me! Scusami Dear Miss se ti racconto queste cose,mentre ti ringrazio molto dei tuoi post che parlano da soli.
Che belli i tuoi ricordi, caro Mauro, non ti scusare, memorie come queste sono preziose ricchezze.
Buon pomeriggio, carissimo!