Tutte le strade portano a Roma. Siamo sicuri?
A Genova tutte le strade portano all’Acquario e questo è un dato assolutamente inconfutabile.
Ecco cosa capita se, girando per la città, si presta attenzione alle indicazioni stradali.
Pronti per un rapido tour?
Partiamo!
Giardini di Brignole, sullo sfondo Corte Lambruschini.
Ecco le indicazioni fornite.

Spostiamoci a De Ferrari, all’imbocco di Salita San Matteo.
Qui, grazie al cielo, vengono suggerite anche altre mete, la chiesa delle Vigne, San Matteo.
Comunque sono disposta ad offrire un aperitivo al turista che riesca ad arrivare a Palazzo Spinola di Pellicceria partendo da qui.
E non aggiungo altro.

Saliamo in Circonvallazione a Monte, scendendo si raggiunge il centro città, il centro storico e il mare, di fronte al quale si trova la zona del Porto Antico con l’Acquario.
Eccoci in Via Bertani, direi che l’immagine è abbastanza eloquente: una sola è l’attrazione turistica che viene indicata.

E a Castelletto, in cima a Corso Carbonara.
Qui i cartelli sono due, uno per lato, quello dall’altra parte della strada fornisce anche la direzione per raggiungere il Castello De Albertis.
Su entrambi, comunque, campeggia la consueta indicazione, non sia mai che i visitatori perdano l’orientamento e manchino così la strada per l’Acquario!

Andiamo avanti, verso Principe.
Sì c’è il palo davanti, ma intanto capite lo stesso, no?

Come potete vedere, tutte le strade portano all’Acquario.
E mi sorge un ragionevole dubbio.
Forse quel genovese di nome Cristoforo Colombo che sbagliò strada andando a finire in America anziché nelle Indie, aveva solo intenzione di approdare in una terra lontana per piantare un palo con l’ennesimo cartello riportante la scritta: Acquario di Genova.
Tutto è possibile, eh!
Mah, forse dovremmo regalare ai turisti una boccia con un pesce rosso, chissà se qualcuno ci ha mai pensato!
Ma torniamo a Zena, alle sue strade e alle infinite possibilità offerte al visitatore.
C’è un cartello, a metà Via Cairoli, io non l’avevo mai notato, me lo ha segnalato un amico.
Non si osserva mai la propria città con gli occhi del turista, e invece dovremmo farlo, fingendo di non conoscere le vie e lasciandoci guidare da ciò che troviamo.
Questo è il cartello.
E supponiamo che davvero voi siate diretti all’Acquario.

Sapete cosa succederà se seguirete queste indicazioni e quelle successive?
Girerete intorno al centro storico, passerete per una strada trafficata, costeggerete la Porta dei Vacca, lasciando fuori dal vostro percorso i caruggi e i suoi incanti.
Certo, quella via conduce a Via Balbi e ad altre bellezze, ma si tratta di un altro itinerario, non è la strada che sceglierei per raggiungere l’Acquario.
E allora, volete dare retta a me?
Vi suggerisco due percorsi alternativi, certamente più affascinanti e ricchi di interesse.
Questo è il primo e vi porterà in luoghi che vi ho già mostrato, i miei lettori abituali riconosceranno posti a loro familiari, ne sono certa.
Quando siete davanti a quel cartello, dategli le spalle ed imboccate il vicolo che avete di fronte, Via San Siro.

Alla vostra sinistra, l’antica cattedrale di San Siro.
Merita una visita e mi riprometto di mostrarvela in tutta la sua bellezza.

Di fronte si trova la targa che ricorda l’ingloriosa fine di Opizzino d’Alzate, qui ho raccontato la sua storia.

E lì, a lato, un caruggio che scende verso la città vecchia.
Lì turisti non se ne vedono.
Perché mai non dovreste essere voi i primi?
Se ci passo io non vedo perché non dobbiate farlo voi!
Coraggio, sono pochi passi!
E allora andiamo, giù per Vico San Siro.

Sapete dove sbucherete?
Esattamente qui, in Piazza Fossatello.

E se imboccherete la strada che nella foto compare sulla sinistra, arriverete all’Acquario.
Ma prima guardatevi intorno.
Sapete cosa c’è lì?
Di fronte a voi, Via del Campo, la strada di Fabrizio De André, dove troverete la Casa dei Cantautori, il negozio dedicato alla scuola d’autore genovese.

E alla vostra destra, Via Lomellini, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, dove troverete la casa natale di Giuseppe Mazzini e l’annesso Museo del Risorgimento.
E poi sapete cosa c’è proprio all’uscita di Vico San Siro?
La Pasticceria Marescotti di Cavo, che ha lasciato a bocca aperta molti di voi, e lì certo potrete ritemprarvi con una sosta golosa prima della vostra visita all’Acquario.

Cosa ne dite, vi piace il mio percorso alternativo?
Domani ve ne mostrerò un altro, e poi mi direte cosa ne pensate.
Voi avreste escluso questi luoghi dal vostro itinerario?
E’ quello che vi sarebbe accaduto se aveste seguito quella freccia, avreste girato intorno a queste meraviglie e sareste sbucati in una via percorsa da macchine e da autobus.
Vedete, è proprio vero: tutte le strade portano all’Acquario.
Alcune vi ci fanno giungere camminando attraverso la storia.
E davvero io fatico a comprendere come mai le indicazioni stradali non conducano lungo queste strade: io voglio farvele conoscere, perché possiate decidere voi quale sia la migliore.